SEO: Ottimizzazione per i motori di ricerca

seo ottimizzazione google

Cos’è la SEO

la SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization (Ottimizzazione per i motori di ricerca). La SEO è un insieme di diverse pratiche volte all’obiettivo finale di ottimizzare un sito internet, in modo da essere posizionato nelle prime pagine delle classifiche dei motori di ricerca, in particolare su Google, per le chiavi (keywords) inserite dagli utenti per quello specifico argomento.

L’ottimizzazione di un sito web è divisa in tre grandi macrocategorie:

  • La parte tecnica dell’ottimizzazione. Che comprende: struttura del sito web, ottimizzazione del codice html e dati strutturati;

 

  • SEO On-page: creazione di contenuti che rispondano ad un bisogno specifico dell’utente che effettua una ricerca su Google, rispondendo in modo più completo possibile all’intento di ricerca della richiesta effettuata, non sempre esplicito, a volte può essere un’intenzione latente della ricerca eseguita;

 

  • SEO Off-page: Condividere i contenuti realizzati con il web, promuovendoli in modo da ricevere link di qualità al proprio articolo da altri siti web, portali, testate giornalistiche ecc (backlink), per aumentare l’autorità agli occhi di Google e di conseguenza il posizionamento sulle sue classifiche.

Ma prima di addentrarci nel merito della SEO, spieghiamo cos’è e come funziona il motore di ricerca Google.

Come funziona Google

Il motore di ricerca più famoso al mondo, Google, al suo interno è costituito da spider (crowler) che scansionano ogni giorno miliardi di siti e contenuti che si trovano sul WEB.

In base a complessi algoritmi Google indicizza questi contenuti e li riordina in indici consultabili in tempo reale.

Il passo finale è posizionarli nelle sue classifiche di ricerca in base a dei fattori di posizionamento per determinate parole chiave.

A questo punto quando un utente imposta una ricerca, il motore gli restituirà i contenuti più rilevanti e pertinenti per le parole chiave digitata nella barra delle ricerche.

Per approfondimenti rimando al sito di Google dentro la ricerca.

Chiaramente non sappiamo quali siano i fattori più importanti che Google utilizza per creare questo indice di importanza dei contenuti, ma sappiamo che uno dei fattori di grande interesse che l’azienda di Mountain View tiene notevolmente in considerazione sono i contenuti di qualità.

La frase ormai passata alla storia del genio Bill Gates: “Content is the king” la dice lunga sull’importanza che un contenuto di qualità possa avere all’interno di un sito web. Chiaramente non è l’unico aspetto, magari, ci sono invece più di 200 fattori rilevanti che danno vita a un posizionamento da parte di Google.

Naturalmente non bisogna conoscere tutti questi elementi esistenti per avere buona considerazione, ma principalmente facendo leva su alcune componenti chiave.

Ecco che il lavoro di un bravo consulente SEO è quello di cercare di trovare parte di quei fattori rilevanti, considerevoli, di cui parlavamo precedentemente  che insieme a tecniche e strategie legate all’ottimizzazione, porta ad avere un buon posizionamento sulle pagine dei risultati di Google.

I fattori principali da considerare sono i seguenti:

  • Ricerca delle parole chiave
  • Ottimizzazione SEO on-site
  • Ottimizzazione SEO On-page
  • Ottimizzazione SEO Off-Page

Keywords Research (Ricerca delle parole chiave)

Il primo passo nell’ottimizzazione dei motori di ricerca è determinare per cosa stai effettivamente ottimizzando.

Ciò significa identificare i termini che le persone stanno cercando, noti anche come “parole chiave”, per i quali vuoi che il tuo sito web venga classificato nei motori di ricerca come Google.

Ad esempio, potresti volere che la tua azienda di consulenza immobiliare venga visualizzata quando le persone cercano “vendita casa” e forse quando digitano cose come “acquisto casa con giardino”, “vendita casa con garage” ecc. La figura seguente mostra il volume di ricerca, o il numero stimato di ricerche per un termine specifico, in un periodo di tempo:

keywords planner google

 

Ci sono diversi fattori chiave da tenere in considerazione quando si scelgono le parole chiave come target del sito:

  • Volume delle parole chiave: il primo fattore da considerare è sapere quante persone stanno effettivamente cercando una determinata parola chiave. Più persone cercano una parola chiave, maggiore è il potenziale di pubblico che puoi raggiungere. Al contrario, se nessuno sta cercando una parola chiave, non c’è pubblico disponibile per trovare i tuoi contenuti tramite la ricerca.
  • Rilevanza: un termine può essere cercato di frequente, ma ciò non significa necessariamente che sia rilevante per i tuoi potenziali clienti. La pertinenza delle parole chiave, o la connessione tra il contenuto di un sito e la query di ricerca dell’utente, è un segnale di ranking fondamentale.
  • Concorrenza: le parole chiave con un volume di ricerca più elevato possono generare quantità significative di traffico, ma la concorrenza per il posizionamento nelle prime posizioni nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca può essere molto complessa.

Per prima cosa devi capire chi sono i tuoi potenziali clienti e cosa stanno cercando sul web. Da lì devi capire quali sono i problemi che devono risolvere, che tipo di linguaggio utilizzano sul motore di ricerca e nel lavoro che svolgono, e da chi stanno comprando attualmente i prodotti, così da capire chi sono i competitor.

Dopo aver risposto a queste domande, avrai un “elenco iniziale” di possibili parole chiave e domini, che successivamente lo utilizzeremo per trovare ulteriori idee di parole chiave e long tail (chiave a coda lunga).

Prendi l’elenco dei modi principali in cui i tuoi potenziali clienti e potenziali clienti descrivono ciò che fai e inizia a inserirli le parole chiave all’interno dello strumento per le parole chiave di Google (keyword planner). Che si trova all’interno di Google ADS.

google ads

Long Tail (parole chiave di coda lunga) che cosa sono?

Le parole chiave a coda lunga sono più specifiche e meno comuni di altre parole chiave. Si concentrano maggiormente su una nicchia.

Il termine parola chiave a coda lunga viene dal libro The Long Tail di Chris Anderson.

In questo libro, Chris Anderson mostra che esiste un mercato praticamente per qualsiasi prodotto. E sebbene questo mercato sia davvero, davvero piccolo in alcuni casi, la vastità di Internet rende comunque redditizio il prodotto di nicchia.

La maggior parte dei blog ha un argomento principale: questo è chiamato termine principale o parola chiave principale.

Ad esempio, un blog di cucina che riguarda le ricette, potrebbe avere come argomento o tema principale del blog come “ricette italiane”.

Chiaramente non si può ottimizzare tutte le pagine del sito con la parola chiave “ricette italiane”, sia perché nel sito ci saranno molti altri argomenti a seguito della chiave principale, ma anche perché, la chiave sopra avrebbe una difficolta di posizionamento molto alta.

Allora si utilizzano chiavi di coda lunga per posizionare termini più specifici con traffico minore, rispetto alla chiave principale, ma con concorrenza più bassa e quindi più semplice da posizionare.

Ad esempio, parlando di ricette, potremmo posizionare termini come:

  • spaghetti alla carbonara con guanciale
  • tagliatelle al ragù alla bolognese
  • tortellini alla bolognese, ecc.

 

Inoltre, essendo la long tail più specifica, e quindi, cercata da utenti che cercando prodotti più specifici, il tasso di conversione risulterà maggiore proprio perché meno generale rispetto alla parola principale, ma più di nicchia.

Il grafico sotto è un’esposizione del ragionamento di long tail:

schema-long-tail

Schema chiave di coda lunga dal sito https://instapage.com/

Architettura sito web e ottimizzazione link interni (SEO On-site)

Un sito web deve basarsi su un architettura solida per meritarsi nel tempo un buon posizionamento, per questo motivo deve essere progettato in modo accurato, non solo per una migliore navigabilità degli utenti, ma anche per i motori di ricerca che scansionano il sito.

Creare un buon menù di navigazione è il primo passo e deve essere sostanzialmente:

  • Intuitivo
  • Funzionale
  • Completo
struttura sito web

struttura sito web foto sito: https://www.webolto.com/

 

Nella figura una corretta struttura di navigazione. Il sito deve essere facilmente navigabile dagli utenti, in modo che possano trovare rapidamente le informazioni desiderate senza perdita di tempo, deve essere fruibile sia da desktop che da smartphone e non meno importante cercare di creare un’interfaccia gradevole in modo che gli utenti siano invogliati a visitare il sito più volte nel tempo.

Guardiamo alcuni elementi importanti nella struttura di un sito web o e-commerce:

  • inserire le pagine importanti più in alto nell’alberatura. Questo perché i motori di ricerca danno più importanza alla homepage del sito e alle pagine più vicine ad esso. Pertanto, inserendo le pagine business più vicini alla home, stiamo dicendo ai motori di ricerca quali sono le pagine per noi e per il nostro business più importanti.

 

  • Non creare molta profondità nella struttura, massimo dovrebbe essere circa tre click dalla home, così da creare una struttura compatta e di facile scansione per i bot, ma ancora più importante, per l’utente, che per effettuare un acquisto non deve “perdersi” all’interno del sito.

 

  • Inserire le bredcrumb in tutte le pagine. Consiste in una serie di collegamenti che consentono agli utenti di capire in che sezione del sito si trovano e che in ogni momento possono spostarsi velocemente tra le varie sezioni o passare direttamente alla home page. Sempre per il discorso di user experience, il visitatore non deve perdersi all’interno del sito web. Inoltre, lato SEO è un vantaggio perché vengono visualizzate nei risultati di ricerca.

 

  • Ottimizzare i link interni (collegamenti tra pagine) così da avere una gerarchia di contenuti dal più importante a quello meno, e inoltre, permette agli utenti di navigare pagine di approfondimento tra i nostri articoli.

Ottimizzazione sulle pagine del sito in (SEO On-page)

Secondo un’indagine di Moz, il fattore on-site influisce sul posizionamento circa per il 44%, per il 42% fattore link building e il restante 14% per i fattori Social.

Potete consultare la ricerca al sito: moz.com/search-ranking-factors.

Da questi dati comprendiamo che il grosso del lavoro di un SEO viene fatto all’interno delle pagine, e del sito stesso, tenendo in considerazione tre componenti:

  • Tag Title
  • Meta Tag Description
  • Ottimizzazione Tag H1, H. H3, H..
  • Ottimizzazione URL
  • ALT Immagini
  • Dati Strutturati

Ottimizzazione del Tag Title

Il tag Title è molto importante per due motivi:

  • Aumenta il CTR perché viene mostrato nei risultati di ricerca
  • Aiuta i motori di ricerca a comprendere il significato della pagina

Il Tag Title viene inserito nella parte di codice denominata <head> e non deve essere più lungo di 65 caratteri affinché venga mostrato per intero all’interno dei risultati di ricerca, se no viene troncato da Google.

Ottimizzazione della Meta Description

La Meta Description è molto importante perché di norma viene mostrata nei risultati di ricerca e può aumentare considerevolmente il CTR se scritta in modo corretta, pur non avendo un impatto diretto sul posizionamento. Come il Tag Title, la Description viene inserita all’interno del Tag <head>.

Le cose da tenere in considerazione sono:

  • Deve essere lunga 156 caratteri, non più di 18 parole
  • Deve essere il riassunto dei prodotti o servizi che vendiamo
  • Inserire la parola chiave
  • Deve essere inserita la CTA per aumentare i click nei risultati

Ottimizzazione Tag H1, H2, H3, H… (Tag di intestazione)

I Tag vengono utilizzato per creare una gerarchia all’interno degli articoli e sono molto rilevanti e vanno utilizzati per segnalare ai motori di ricerca le parti più importanti delle nostre pagine o articoli. In più l’utente visualizza i titoli, i sottotitoli che compongono l’articolo e trovano ordine nella lettura.

Il Tag H1 è quello a cui viene attribuito maggiore rilevanza perché viene utilizzato per descrivere l’argomento principale della pagina. Si può arrivare a inserire fino al Tag h6 che sarà ritenuto meno significativo.

Ottimizzazione degli URL

Una delle pratiche SEO più importanti è sicuramente l’ottimizzazione delle URL. In quanto devono essere “seo freandly” o meglio devono essere “parlanti” per far comprendere agli utenti di cosa tratta il contenuto fin da subito, visto che viene  mostrato nei risultati di ricerca. Inoltre, favoriscono un miglior posizionamento su Google.

Alcuni aspetti da considerare:

  • Le URL devono essere tra tre e cinque parole (50/60 caratteri)
  • Cercare di renderle più brevi e semplici possibile, in modo da offrire agli utenti una chiara visione sul contenuto della pagina

Ottimizzazione ALT immagini

L’ottimizzazione delle immagini è uno degli aspetti più importanti e delicati per un consulente SEO. Infatti se da una parte rendere il nostro sito o i nostri prodotti molto attrattivi per gli utenti e quindi inserire immagini di qualità e belle da vedere, dall’altra se non sono ben ottimizzati nelle dimensioni, e nell’attributo alt possono darci dei seri problemi lato posizionamento SEO.

Vediamo insieme gli aspetti più delicati da considerare:

Le dimensioni

Ottimizzare le dimensioni delle immagini prima di caricarle sul nostro sito web è la prima cosa da fare. Guardare le dimensioni effettive dell’immagine e valutare se non sia il caso di ridimensionarla per adattarla ai nostri bisogni.

In secondo tempo utilizzando uno strumento di compressione delle immagini (leggi qui per approfondimenti) si può ridurre di peso senza perdere la qualità e la bellezza dell’immagine stessa.

In questo modo avremo immagini leggere che non sovraccaricano il nostro sito web,  e una qualità non scadente per i nostri utenti.

Attributo ALT

Caricato il file assicurati di compilare l’attributo ALT per descrivere il contenuto dell’immagine ai motori di ricerca. In questo modo se per problemi di server non dovesse caricarsi la foto, verrebbe fuori la descrizione dell’immagine.

Nota importante, non sovraottimizzare l’attributo ALT inserendo continuamente parole chiave all’interno. Oltre a penalizzarti lato SEO faresti un errore di utilizzo dell’attributo.

Dati strutturati

Google sta dando sempre più importanza e spazio ai dati strutturati. Sono meta informazioni aggiuntive che vanno inseriti all’interno degli articoli, dei prodotti, degli autori, ecc. in modo che Google interpreti in modo corretto tutte le informazioni inserite al loro interno e di conseguenza restituire ricerche molto più precise agli utenti.

Quindi è vantaggioso aggiungere dati strutturati all’interno del nostro sito o dei nostri prodotti perché è un ottimo modo per aiutare i motori di ricerca a comprendere meglio le nostre pagine e prodotti. Ma anche perché le informazioni che si trovano all’interno dei dati strutturati sono utilizzati dai sistemi di ricerca vocale il cui utilizzo è in forte crescita.

Ottimizzazione SEO Off-site: link building e social media

La link building in italiano creazione di link è la parte più difficile di tutto ciò che riguarda l’ottimizzazione per i motori di ricerca.

Agli occhi dei motori di ricerca i link sono vere e proprie referenze che prendono in considerazione per posizionarci in alto nelle classifiche rispetto ai nostri competitor.

In poche parole non è altro che l’attuare di tecniche e strategie per fare in modo che altri siti linkano il nostro sito o pagine web. Nella pratica siamo noi personalmente ad occuparci di costruire questi link.

Quasi sempre per ottenere questi link bisogna pagare un link builder per l’inserimento di Guest Post all’interno di un sito.

Uno degli aspetti più difficili e proprio quello di non commettere errori, perché, non solo si rischia di ottenere pochi risultati, ma cosa più grave si può far arrabbiare Google che ci potrebbe penalizzare, facendoci scendere in modo sostanziale (dipendentemente dal tipo di penalizzazione) nelle pagine di ricerca del motore di ricerca.

Esiste anche la strategia di link Earning. In questo caso i link arrivano naturalmente dai siti, e grazie a una strategia basata su contenuti e sulla loro distribuzione come: infografiche, coinvolgimento di influencer, social ecc.

Infine esistono link follow o no flollow . Per passare tutta l’autorità di un sito ad un altro c’è bisogno di un link follow, ma ricordiamoci che in una strategia di link building naturale, è importante inserire anche link nofollow.

Le domande che ci dobbiamo porre a questo punto sono:

Che tipo di link devo ottenere per salire nei motori di ricerca?

Quali sono le caratteristiche di un link che influiscono positivamente nei posizionamenti e quali negativamente?

Bisogna considerare due aspetti fondamentali per scegliere un sito per fare link building:

  • Autorità
  • Rilevanza
  • Anchor text

Autorità (Authority)

Più link riceve una pagina web è più sale nelle SERP e questi link più sono autorevoli più la nostra pagina avrà valore agli occhi di Google.

Deve essere all’interno della pagina e non nel footer o sidebar del sito ospitante. l’authority ha un punteggio che va da 0 a 100, possiamo stimarlo grazie ad uno strumento che è molto valido di MOZ, “barra di Moz”, un estensione gratuità di Chrome o Firefox, si può scaricare a questo link, quando attivata la barra Moz, ci dirà appunto l’autorità del sito che stiamo visitando.

PA: page authority DA: domain authority.

barra moz explorer

Estensione barra di moz explorer

Rilevanza

Per fare una buona link building non solo il sito deve essere autorevole, quindi avere un punteggio alto, ma deve essere rilevante per il nostro business.

Se per esempio vendiamo biscotti e riceviamo un link da un sito con punteggio di autorità alto che parla di borse, chiaramente Google valuta non rilevante quel link e il passaggio di autorità (page rank) sarà scarso, mentre invece se il nostro sito viene linkato da una pagina che fa biscotti artigianali, il link sarà rilevante al 100% e il passaggio di autorità sarà importante e molto rilevante.

Anchor text

L’anchor text o ancora del testo, in italiano è il testo cliccabile che rimanda al link. Supponiamo che ti voglia posizionare per ricette di natale, le anchor potrebbero essere: “ricette feste natalizie”, “ricette cenone di natale” “ricette di natale vigilia”, ecc.

Bisogna fare attenzione nella scelta dell’ancora, in quanto se fatta in modo artificioso o con parole troppo secche, potrebbe essere penalizzante per il nostro sito. Pertanto le pratiche migliori sono creare anchor che siano:

  • Naturali (argomentate)
  • Diversificate (clicca qui, visita il sito, url)
  • Immagini (link in un immagine che rimanda al sito o al prodotto)

Come fare link building?

Ci sono varie tecniche per fare link building, le più utilizzate sono:

  • Guest post
  • Broken link
  • Directory

Guest Post

Il guest post è un articolo tuo che viene pubblicato su un sito non tuo, chiaramente al suo interno conterrà un link al tuo sito web o pagina.

Molti accettano guest post a patto che il contenuto sia di qualità, che porti valore alle persone.

Diffida dai siti che accettano qualsiasi guest post, di solito hanno un valore authority molto basso oppure non sono rilevanti per il tema del sito web che tratti.

I siti web che accettano guest post si possono trovare facendo ricerca su Google, dopodiché si contatta il webmaster e gli si chiedi se è possibile scrivere un articolo sul suo blog/sito. Oppure ci sono Guest Post a pagamento, creati in modo naturale dai link builder.

Broken link

Semplicemente il broken link è un link che non funziona (che non porta da nessuna parte, non più esistente, chiamato anche errore 404) presente in una pagina di un sito web.

Bisogna procedere in questo modo:

  1. Si ricercano siti a tema con il nostro, che abbiano al loro interno possibilmente liste di risorse.
  2. Si scarica il programma screaming frog e si incolla l’url del sito che abbiamo cercato precedentemente, il software farà una scansione del sito per rintracciare link rotti.
  3. Una volta trovato il link, si contattare il webmaster per farglielo presente.
  4. Nella email successiva si chiede al webmaster se può inserire anche un link al tuo sito web.

Directory

Sono siti web che contengono link di altri siti web, possono essere considerati come dei grandi indici. Al suo interno si trovano siti raggruppati per categoria e che trattano il medesimo argomento.

Si trovano facendo ricerca su Google. Non sempre le directory sono di qualità, di solito sono scadenti e portano poca autorità al sito linkato. Ma cercando bene qualcosa di buono si trova ancora. Come sempre appelliamoci al nostro buon senso e alle metriche dei profili backlink prima di decidere se ne vale la pena postare.

Diffida dalle directory automatiche, sono di solito di bassa qualità, potrebbero far penalizzare il tuo sito, preferisci quelle manuali.

Fattori social

I social media non possono essere ignorati, anche perché miliardi di persone ogni giorno si connettono ai social come Facebook, Twitter, LinkedIn, e molti altri, e da essi possiamo attrarre del gran pubblico, farci conoscere e costruire una reputazione che, col tempo, ci potrebbe portare dei grossi benefici.

I social influiscono sulla SEO?

E’ un dibattito che va avanti da parecchio tempo tra gli esperti SEO.

Chi dice che influiscono ma in modo indiretto. Un articolo postato sui social, se di qualità, riceverà molti like, molti link, così da  aumentarne il  ranking.

Invece c’è chi pensa che i segnali social non influenzano per niente il fattore ranking.

Personalmente penso che I social siano uno strumento da utilizzare per farsi conoscere e far conoscere i nostri articoli, visto l’uso che gli utenti ne fanno giornalmente.

Vero è anche che un buon articolo viene linkato sui social da molti utenti creando una massiccia condivisione così da generare molteplici visite alla nostra pagina web.

Google non ignora questi comportamenti degli utenti.

Comunque sia essere presenti sui maggiori social per postare articoli, servizi, prodotti della nostra azienda può solo che essere positivo, anche solo per creare una reputazione che nel tempo ci porterà grossi risultati in termini di traffico.

Creare nuovi contenuti (content marketing)

Quando c’è da produrre contenuto di valore, spesso si fa fatica a trovare l’ispirazione. Ci sono alcuni tool che ci aiutano in questa attività, che ci  suggeriscono delle idee per la stesura dei contenuti, e non solo, andiamoli a vedere insieme:

Portent.com (titoli per i tuoi articoli)

Per attrarre le persone a leggere i tuoi articoli o convincerli a cliccare nei risultati di ricerca si può utilizzare uno strumento online che aiuta a generare idee per i titoli.

home portent.com

https://www.portent.com/tools/title-maker/ Un esempio per la parola SEO

Google trand

È uno degli strumenti messi a disposizione gratuitamente da Google per analizzare i trend o parole chiave più cercate sul web per un determinato periodo.

sezione google trend

Buzzsumo

Usa Buzzsumo per trovare ispirazione tra i contenuti più condivisi sul web per ogni argomento

buzzsumo ricerca trend seo

Buzzsumo.com

A hrefs Content Explorer

Ahref nasce per fare attività di link building ma al suo interno esiste una sezione interessante, dove si possono trovare gli argomenti più condivisi sui social network.

content explorer ahref

https://ahrefs.com/content-explorer

 

Prendi spunto questi contenuti che hai trovato e crea contenuti di valore. Non solo sarai autorevole agli occhi dei tuoi utenti, ma anche dai motori di ricerca perché trovano contenuti di qualità.

Altri aspetti da considerare per una perfetta ottimizzazione

Alcuni aspetti fondamentali da analizzare e da implementare per una buona ottimizzazione si Google e altri motori di ricerca.

Ottimizzazione sito mobile

Uno degli aspetti dove Google si sta focalizzando in modo considerevole negli ultimi anni è l’aspetto del sito web nei dispositivi mobili. Un aspetto da non sottovalutare nell’ottimizzazione dei motori di ricerca.

Infatti non è un caso che la maggior parte del traffico che arriva sui siti web e e-commerce arrivi dai dispositivi mobili. Questo significa che dobbiamo prestare molta attenzione a strutturare il sito per chi naviga da mobile.

In alcuni casi si potrebbe valutare di fare due diversi menù, uno per desktop e uno per mobile. Sopratutto perché nei dispositivi mobili lo spazio e limitato, qundi si può considerare di creare un menù e una struttura diversa per dare all’utente una visione più chiara delle pagine più importanti del nostro sito web.

Pagine meno importanti come il “chi siamo”, “dove siamo” possono essere tolte dal menù principale mobile e magari essere inserite nel footer o in altre sezioni meno visibili lasciando così spazio alle pagine più importanti come “prodotti” “carrello”, “servizi”, “offerte” ecc.

Ottimizzazione velocità del sito

La velocità del sito è un altro aspetto da tenere bene in mente quando ottimizziamo un sito web per Google e altri motori di ricerca.

La velocità è un fattore di posizionamento, inoltre, lato User Experience è davvero fondamentale.

Infatti un sito lento porterà i visitatori ad abbandonare il sito, aumentando così la frequenza di rimbalzo (bounce rate) andando a incidere sul posizionamento del sito in modo negativo.

Quindi, il nostro sito più è veloce è più l’utente si sente a suo agio e più Google apprezza questi segnali, spingendoci così sulle classifiche delle parole chiave per le quali ci vogliamo posizionare.

SEO e bounce rate (frequenza di rimbalzo)

Il tempo di permanenza degli utenti sul nostro sito è un fattori fondamentale, semplicemente perché se un potenziale cliente visita il nostro sito e dopo due secondi esce, evidentemente il contenuto delle pagine del sito è poco interessante.

Oppure come spiegavo precedentemente c’è un problema con la velocità del sito

La frequenza di rimbalzo così chiamata dall’inglese appunto bounce rate, viene calcolato in percentuale, più alto è, più gli utenti si soffermano meno nel sito.

Una giusta frequenza di rimbalzo in media dovrebbe essere meno del 50%. Come dicevo prima è una dei fattori che Google prende in considerazione, ma è anche vero che bisogna considerare caso per caso.

Ad esempio se ho un sito vetrina (non a scopi commerciali o comunicativi immediati) e naturale che la frequenza sia molto elevata, differente se avessi un e-commerce, un bounce rate alto significherebbe che dovrei riguardare un po di cose all’interno del sito.

Conclusione

In questa guida ho cercato di spiegare, in linea generale, come creare una base per una buona ottimizzazione su un sito web per i motori di ricerca, ma in particolare Google.

Ci sono molte variabili che fanno un buon posizionamento. Ogni progetto è unico e bisogna approcciarsi in modo differente.

L’ottimizzazione SEO è importante per Google e per l’algoritmo, ma ancora più importante è il valore e l’usabilità che diamo ai nostri visitatori e potenziali clienti.

L’ottimizzazione del sito è un anello della catena. Tutto deve essere creato, studiato e strutturato per dare a Google e al suo algoritmo il miglior sito in termini tecnici e in termini semantici dell’argomento che stiamo trattando.

Il mio suggerimento è concentrarsi sulla qualità dei contenuti e sulla risposta delle query che gli utenti digitano nella barra delle ricerche. Solo i questo modo possiamo entrare nelle grazie di Google e aspettarci un buon posizionamento sul motore di ricerca per molto molto tempo.

Dal 2014 mi occupo di posizionamento per i motori di ricerca. Assetato di conoscenza e e di tutto ciò che ruota intorno al mondo Internet. Credo fortemente nella collaborazione, infatti, collaboro con alcuni professionisti che mi aiutano nel successo dei miei progetti. Tuttora dedico parte del mio tempo allo studio dei motori di ricerca e di quali siano i maggiori fattori che determinano un buon posizionamento SEO. Attualmente fereelance presso agenzia web “Prima Posizione”, “Popup comunicazione” e “Bizen”.

 

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SEO: Ottimizzazione per i motori di ricerca
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SEO: Ottimizzazione per i motori di ricerca
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Tecniche e strategie per una buona ottimizzazione SEO.
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